È lecito chiedersi perché proprio in Italia. La risposta è semplice. Comunemente si pensa al tango rinviando esclusivamente all'Argentina e alle sue tradizioni popolari; ciò che si dimentica sono le origini spesso italiane dei direttori d'orchestra più celebri di musica popolare argentina,solo per citarne alcuni: Aníbal Troilo, Juan D'Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese e viadicendo. Si tratta di un fenomeno dovuto alla massiccia migrazione italiana in Argentina nei primi del '900, che spiega anche il fortissimo legame e "gemellaggio" tra l'Italia e il mondo tanghero d'oltreoceano.La associazione non ha come obiettivo esclusivo quello di diffondere il tango, ma punta alla creazione di un luogo fisico e figurato di incontro con l'altro; un luogo in movimento - com'è la danza - in cui il "sentirsi parte" diviene di preminente importanza.
La "Famiglia Tanghera" è una famiglia allargata, in cui la ricerca dell'origine comune, lo scambio, lo studio di quella che rimane pur sempre una disciplina artistica sotto la guida di due maestri di caratura internazionale, la condivisione di attività nei termini di cui si tratterà di seguito, il tutto colorato dal folklore tipico della tradizione popolare diventano un valore.
Celeste Rey e Sebastian Nieva, sono una coppia di ballerini professionisti e maestri di tango argentino che hanno scelto la Toscana, in particolare la zona del Valdarno, per fondare la propria Accademia di tango argentino. Si tratta di due danzatori dal curriculum artistico invidiabile che nel 2019, dopo numerosissime esperienze in Italia e all'estero all'interno di compagnie di ballo, scuole e festival, decidono di fondare una propria associazione:
" L'Accademia del Tango Stirpe Tanghera".